lunedì 11 gennaio 2016

Madre tatua figlio di 9 mesi. Shock ad Avellino

A San Potito Ultra, paesino di poco più di 1500 abitanti in provincia di Avellino, una donna tatua il figlio di 9 mesi e subito scoppia la polemica.
Nel paese non si parla d’altro, giornali e televisioni stanno dando ampio risalto all’accaduto, c’è chi da una parte si è scagliato contro la madre “scellerata” e chi ne difende la libertà di scegliere cosa è meglio per il figlioletto.

Di seguito sono riportate le dichiarazioni della donna al Giornale.it finalizzate a perorare la sua scelta:  
“Sono sempre stata a favore delle novità e da tempo avevo pensato, in accordo con mio marito, di tatuare il nostro primo figlio. Che male c’è? Educheremo il nostro bambino alla tolleranza e al rispetto verso ogni forma d’arte. Siamo pienamente convinti che, da grande, questi tatuaggi non gli recheranno alcun problema. Anzi, ne sarà entusiasta. Il corpo è una tela vuota che spetta a noi dipingere. E allora che male c’è a iniziare l’opera sin da subito? Non siate moralisti o pressapochisti nel giudicarci. Siamo nel 2016. Non c’è mica una legge che impone un divieto di tatuare i propri figli.In alcune zone del mondo questa pratica è molto usata soprattutto per scopi religiosi. Prendetela come un atto di fede, oserei dire di amore, nei confronti del nostro piccolo”.
Molte sono le associazioni a tutela dei minori che si sono scagliate contro la donna e la sua scelta, come Ermanno Balli, presidente della Lega “Noviolenceonchildren” che ha detto:
“Scandaloso. Intervengano subito le autorità competenti. Chiedo l’arresto della madre e che le venga tolto immediatamente il bimbo. Mai vista in tanti anni una cosa simile. Questo Paese sta andando a rotoli”.
Nei prossimi giorni è stato organizzato nel corso di Avellino un sit-in in cui si discuterà dell’accaduto.
Qui di seguito un altro caso

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