lunedì 30 novembre 2015

Conchiglioni ripieni al forno


un primo davvero invitante

Ingredienti
  • Conchiglioni
  • 500 gr di macinato per ragu’
  • 200 gr di funghi
  • misto per soffritto
  • 1 dado
  • olio di oliva
  • 200 gr di passata di pomodoro
  • besciamella
  • mozzarella

Preparazione:
  1. prendere una padella e soffriggere il misto per soffritto con olio di oliva
  2. Aggiungere il macinato per ragu’ e i funghi tagliati piccoli…dopo aver aggiunto il dado, amalgamare bene
  3. Versare il passato di pomodoro e condire con zucchero e sale..cuocere almeno una ventina di minuti a fuoco lento
  4. Cuocere al dente i conchiglioni e scolarli…farli raffreddare
  5. Farcire con ragu’ e una noce di mozzarella
  6. Disporli in una teglia da forno e versare la besciamella…
  7. Infornare a 170° per 30 minuti

lunedì 23 novembre 2015

Scuola: uno studente su quattro bocciato almeno una volta!


studente

La dispersione scolastica  è un problema che tutte le scuole, liceo o meno, devono affrontare. Secondo le ultime stime, ben il25% degli studenti verrebbe bocciato il primo anno, con picchi del 50% nei professionali.
A darne il triste annuncio è l’Osservatorio Istruzione Formazione, riferendosi al periodo 2010-2014. Stando a questi dati, circa il 24% degli studenti liceali non arriverebbero alla fine del quinto anno, a cui si aggiungono il 40% degli iscritti ai professionali e il 34% degli iscritti agli istituti tecnici.
Ma ancora più allarmante è la percentuale di ragazzi bocciati al primo anno. Nei licei la soglia si attesta al 13%, seguita da un disastroso 50% degli istituti professionali e il 30% dei tecnici, per una media di circa il 25%.
Dati allarmanti, su cui bisogna però fare una riflessione. Scegliere l’istituto superiore non è sempre un compito semplice. Ci si scontra spesso con inclinazioni personali non ben definite e, a volte, anche con genitori non ben disposti. Molto spesso la scelta che viene fatta è sbagliata, quindi è “normale” che una parte degli studenti delle superiori perda il primo anno.
C’è però una precisazione da fare sul primo dato. Condispersione scolastica non si intende il numero di ragazzi cheabbandona definitivamente la scuola, ma solo chi non si diploma nel primo istituto in cui si iscrive. Le persone che, effettivamente, non concludono il proprio ciclo di studi sono circa il 9%.
E’ proprio per questi motivi che l’orientamento in ingresso al liceo è fin troppo importante. Si rischia di essere trascinati dai genitori, ma bisogna cercare di capire quali siano le proprie inclinazioni. Se foste indecisi, vi consigliamo le nostre guide all’orientamento, tra cui segnalo “Istituto professionale o liceo?” e “Le cinque cose da fare per scegliere la scuola superiore

martedì 17 novembre 2015

Le abitudini (poco sane) degli universitari? Le svela una ricerca!


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Nonostante la maggioranza degli universitari dicano di essere sani una ricerca ha svelato che le loro abitudini sono tutt’altro che sane. Leggi per saperne di più! “La salute prima di tutto!” questo è quello che si dice spesso, però alla salute degli studenti non si pensa spesso. Nonostante quasi 8 studenti su 10 dicano di sentirsi bene, i ricercatori della Facoltà di Medicina e Chirurgia del’università Sacro Cuore di Roma han voluto fare una ricerca per saperne di più sulla loro salute e i risultati sono stati sorprendenti. Sono stati intervistati circa 8500 studenti provenienti da dieci università sparse dal Nord al Sud Italia ed ecco quello che si è scoperto. Infatti, nonostante i troppi abbandoni e i pochi iscritti, le file dei banchi universitari sono sempre affollatissimi!
CIBO Gli studenti hanno un rapporto controverso con il cibo : alcuni lo amano, altri lo evitano. C’è chi soffre anche di disturbi legati al cibo come anoressia e bulimia. Tuttavia quelli che lo assumono correttamente sono davvero pochi! Specie per quanto riguarda i 5 pasti al giorno consigliati: solo 1 studente su 10 li consuma e pochissimi sono coloro che assumono abbastanza frutta e verdura durante il giorno. Sono tantissimi però gli studenti che bevono troppi caffè. Il consiglio degli esperti: far sì che nei distributori automatici nelle scuola venga distribuito cibo più sano e a basso prezzo o, se questo non avviene, portarsi da casa frutta come spuntino.
SPORT Solo il 30% degli studenti fanno attività fisica regolarmente. Il consiglio degli esperti: far si che le università mettano a disposizione aule dove si possano organizzare corsi sportivi per gli studenti o, se questo non accade, trovarsi un amico che condivida gli stessi interessi ed iscriversi in palestra insieme oppure andare a camminare o durante il periodo invernale scaricarsi video di crossfit o zumba e allenarsi in casa per risparmiare soldi!
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SESSUALITÀ Non facciamo finta di niente perché anche questo è un aspetto importante della nostra vita. Quasi 2 universitari su 10 non ha ancora fatto sesso. Alcune ragazze addirittura non hanno mai fatto una visita ginecologica, altre ancora dicono di aver già preso la pillola del giorno dopo, e una piccola minoranza rivela di aver già contratto malattie trasmissibili sessualmente. Attenzione, il sesso può essere nostro amico o nostro nemico. Gli esperti consigliano alle ragazze di andare da un ginecologo nel caso fossero universitarie e non l’avessero ancora fatto, inoltre di prendere le giuste precauzioni durante i rapporti sessuali e di non aver paura di parlare dei propri problemi legati alla sessualità per poterli risolvere, se non a casa agli sportelli di counseling che le università dovrebbero mettere a disposizione.
VIZIETTI Bere, fumare, drogarsi.. purtroppo gli universitari hanno anche loro qualche vizietto, a volte un po’ troppo pericoloso. Quasi il 25% di loro ammette di essere fumatore. Alcuni ammettono di bere almeno una volta a settimana un alcolico e una piccola minoranza ha anche ammesso di essersi messa al volante dopo aver bevuto. Moltissimi – 4 su 10 – ammettono di aver già provato a fumare droghe leggere. I vizietti però sono più tipici dei ragazzi rispetto alle ragazze secondo la ricerca. Il consiglio degli esperti è ovviamente quello di evitare ognuno di questi vizi!
E voi vi sentite in salute?

sabato 7 novembre 2015

Busta paga da un euro per cinque ore di lavoro: “E’ colpa dello Stato


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Siamo tra i vigneti della Franciacorta: e la colpa non sarebbe dell’azienda, ma del Fisco. La storia è quella di Alessandro, 45enne bresciano sposato e con una figlia di undici anni, raccontata sulle pagine del Giornale di Brescia. La vendemmia è stato solamente un lavoro temporaneo, e che lo ha impegnato dal dieci agosto all’undici settembre: esattamente un mese e un giorno tra i filari, quanto basta per far scattare la doppia mensilità.
L’azienda ha poi fornito i dati sui pagamenti: ad agosto Alessandro in tutto ha lavorato 68 ore tra ordinarie, festive e straordinarie. Non che si navighi nell’oro: la media è di poco meno di sette euro e mezzo all’ora, son comunque soldi. Poi le sole cinque ore conteggiate a settembre, pagate però (al netto) 25 centesimi. Come detto non è colpa dell’azienda, ma di una “partita di giro” di Fisco e Stato.
Ad Alessandro infatti sono stati trattenuti gli ottanta euro del celeberrimo “bonus Renzi” – ne aveva presi una quota ad agosto, a settembre invece no perché spetta solo ai lavoratori con Irpef a debito – oltre a poco meno di ventinove euro che valgono come imposta di credito, gli stessi che gli erano stati trattenuti ad agosto.

domenica 1 novembre 2015

Fa sesso con uno sconosciuto, resta incinta e ora cerca il padre del figlio su Kijiji

Resta incinta di uno sconosciuto e lo cerca su Kijiji

Dopo l'incontro sessuale di una notte e varie ricerche sui social network, una ragazza 25enne ha deciso di pubblicare sul sito di annunci pochi dettagli utili per rintracciare il papà del piccolo Jeremy appena nato

Resta incinta di uno sconosciuto e lo cerca su Kijiji
Le uniche cose che conosce del padre del suo bambino è che si chiama Jeremy ed è originario di Perth, città dell'Australia occidentale: per questo la 25enne Bianca Fazey ha deciso di affidarsi al sito di annunci  Kijiji per cercarlo e comunicargli la 'lieta novella'.
La giovane è rimasta incinta dopo una notte di sesso con quello che, in pratica, resta per lei uno sconosciuto e adesso fa sapere che questa gravidanza era del tutto inaspettata, perché convinta di essere sterile dopo che nel 2011 le era stata diagnosticata la sindrome dell'ovaio policistico. 
La sorpresa, quindi, è stata grande quando ha scoperto che stava per diventare mamma dopo un rapporto sessuale consumato proprio con tale Jeremy e vedendo che cinque mesi di ricerca sui social network erano stati infruttuosi, ha pubblicato l'annuncio “per pura disperazione”, appello che non ha ancora sortito alcun risultato.
Il piccolo Logan ha rischiato di morire al momento del parto. I medici hanno combattuto per mezz'ora per tenerlo in vita, ma ora è un bambino sano ed è stata proprio la lotta per la sopravvivenza del bambino a spingere la donna a trovare il padre, conosciuto in un night.
"Molto spesso le persone giudicano e commentano senza sapere come siano andati i fatti" ha commentato in risposta a quanti l'hanno accusata di superficialità: "Mi fa male il giudizio negativo e sono basita da questi commenti. Sto ancora cercando quell'uomo, sono molto curiosa di incontrarlo di nuovo e di fargli conoscere suo figlio", ha concluso, aggiungendo: “Amo il mio bimbo con tutto io cuore e sono una madre fantastica, lui è forte, intelligente, felice e molto, molto amato!"


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