Banche, ancora odore di risiko in borsa. Ecco chi comincia fra le Popolari
Prima le indiscrezioni, poi il il cambiamento ufficiale dellagovernance delle prime 10 banche popolari per asset (oltre 8 miliardi di euro) attraverso l'Investment Compact del governo Renzi.Piazza Affari continua a sentire odore di risiko bancario e, in attesa che le big del credito popolare si adeguino al nuovo dictat di Palazzo Chigi che prevede per loro l'abolizione del voto capitario e la trasformazione in Spa (hanno 18 mesi di tempo per adeguarsi), gli investitori prendono ancora posizione, acquistando i titoli del settore.
Le principali soluzioni del risiko su cui la borsa sta scommettendo sono quelle del matrimonio-salvataggio di Mps da parte della ben patrimonializzata Ubi (l'amministratore delegato Victor Massiah non ha mai nascosto poi il suo interesse per il retail di Siena, l'exAntonVeneta, a Nordest) e di Carige con Bpm, dove il trait d'unionsarebbe rappresentato dalle vecchie conoscenze di Piazza MedaPiero Montani e Andrea Bonomi.
Poi gli investitori puntano anche sulla contiguità territoriale fra il Credito Valtellinese e la Popolare di Sondrio e fra Veneto Banca e la Popolare di Vicenza, fino a poco tempo fa acerrime nemiche nel ricco Veneto, ma che, dopo l'abolizione del voto capitario, potrebbero naturalmente convolare a nozzee visto che i rispettivi quartieri generali distano poco più di 50 km. Chiudono la lista Bper e Banco Popolare, accoppiata resa vincente dalla buona integrabilità delle rispettive reti.
Gli analisti di alcune banche d'affari e Sim gettonano invece lacreazione di due mega Superpopolari, tema assai caro alla borsa di milano, istituti che nascerebbero attorno a due poli attrattivi costituiti da Ubi e Bpm. Anche se nel gioco del risiko il ruolo di polo aggregante potrebbe esser costituito dal Banco Popolare di Pier Francesco Saviotti.
E così, subito dopo la campanella che ha segnato l'avvio delle negoziazioni, Banco Popolare è schizzato verso l'alto del 5,3%, Bpm del 6,3% e Bper del 6,2%, non riuscendo a fare prezzo nelle prime battute per eccessivo scostamento al rialzo. Bene anche Ubi che ha segnato un +3,3%, CreVal che ha guadagnato il 6,6%, Popolare di Sondrio che è salita dell'8% e Popolare Etruria che ha portato a casa oltre il 10%.
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